Un tempo sarebbe stato impensabile, ma dopo anni di grave siccità tutto questo è diventato inevitabile. Il livello del lago Mead, il più grande bacino artificiale degli Stati Uniti che assicura quasi il 90% dell’acqua potabile al Nevada meridionale, ha raggiunto i minimi storici mettendo a rischio la fornitura a milioni di case e aziende.
«È ufficiale – comunica sul suo profilo Twitter la Southern Nevada Water Authority (SNWA) – la parte superiore dell’Intake N.1 è adesso visibile». E, infatti, le immagini che accompagnano il tweet mostrano chiaramente come la griglia della più alta delle tre valvole di aspirazione affiori a ben 1.050 piedi sul livello del mare.
Dal vecchio al nuovo invaso, una transizione senza interruzioni nel lago Mead
La SNWA aveva comunque previsto il rischio siccità e di conseguenza ha continuato ad assicurare la funzionalità del sistema mettendo in servizio la nuova stazione di pompaggio collegata alla terza valvola di aspirazione, realizzata dal Gruppo Webuild. Soprannominata “the third straw” (la terza cannuccia), l’impianto è situato sul fondo del lago in modo da garantire l’ingresso dell’acqua anche a livelli molto bassi.
«Il Nevada meridionale – ha dichiarato il portavoce della SNWA Bronson Mack a una emittente locale della NBC – avrebbe perso la metà dell’acqua necessaria alla nostra comunità se non fosse stata portata a termine questa valvola di aspirazione. Abbiamo fatto costruire una stazione di pompaggio ai livelli più bassi del lago che adesso è pronta e ci permette di effettuare la transizione da un sistema all’altro senza interruzioni».
L’opera che batte i record
Completata nel 2020, l’opera può fornire agli impianti di trattamento delle acque fino a 3.400 milioni di litri al giorno. Per farlo il Gruppo Webuild ha costruito un tunnel che corre per 4 chilometri sotto la superficie del lago, un progetto da record per le sue complessità idrogeologiche, come ad esempio la pressione dell’acqua sopra la testa dei tecnici alla guida delle TBM (le frese meccaniche) che ha raggiunto anche i 15 bar, cinque volte superiore alla pressione media di questo genere di scavi.
Las Vegas avrà la sua acqua
In un’intervista rilasciata all’Associated Press, Pat Mulroy, l’ex-presidente della SNWA, ha sottolineato l’importanza del tunnel e della valvola di aspirazione ribadendo che l’intero sistema di fornitura di acque del Lake Mead avrebbe perso la sua utilità se non fosse stato proprio per questo nuovo grandioso progetto di ingegneria idraulica. In ogni caso, secondo quanto riporta l’Associated Press, la SNWA è riuscita comunque a migliorare le prassi di conservazione e di utilizzo dell’acqua nell’area con un consumo dal fiume Colorado in calo del 26% rispetto al passato nonostante un aumento della popolazione di quasi il 50%.