Gerald Desmond Junior aveva appena compiuto 18 anni quando, nel giugno 1968, venne convocato dalle autorità di Long Beach in California per compiere un gesto che lo avrebbe accompagnato nel corso della sua vita. Per inaugurare il robusto ponte ad arco, costruito tra le due sponde del canale d’ingresso del porto, la città californiana aveva deciso di dedicare il ponte alla memoria di Gerald Desmond, padre di Junior e “padre” del progetto, morto un anno prima del completamento dell’opera. Junior divenne famoso per aver apposto l’ultimo sigillo alla struttura, un bullone d’oro da incastonare per sempre in quel ponte con cui negli anni avrebbe condiviso il nome.
Il vecchio e il nuovo ponte nella baia di Long Beach
Dopo 54 anni, Gerald Desmond Junior è stato chiamato un’altra volta sul “suo” ponte, per svitare quel “golden bolt” e dare l’avvio alla demolizione della struttura che, di fatto, è andata in pensione e chiusa al traffico alla fine del 2020 con la costruzione del New Gerald Desmond Bridge, un imponente ed elegante infrastruttura realizzata da Webuild in consorzio con altri costruttori internazionali, e già diventata iconica con i suoi lunghi viadotti di accesso al ponte strallato con campata centrale di 304 metri, due campate laterali di circa 150 metri e due torri principali alte 157 metri.
«Ero al secondo anno di college nel 1968, quando mi hanno chiesto di piantare quest’ultimo bullone che adesso ho in mano perché è stato appena rimosso», ha dichiarato Junior durante la cerimonia di pensionamento del ponte. «Sono molto felice di poter condividere con la mia famiglia questo nuovo momento, è divertente che l’abbiano ritrovato». Non c’erano targhe commemorative attorno a quel bullone, ma i tecnici della Long Beach Port Authority l’hanno rintracciato grazie alle fotografie dell’epoca, tra migliaia di altri, tutti ricoperti di vernice anti-corrosione.
Un grande porto sviluppato intorno al suo ponte
Negli anni, il porto di Long Beach, unito a quello di Los Angeles, ha raggiunto le dimensioni di uno dei terminal portuali più trafficati del mondo, il primo negli Stati Uniti, tanto da essere lo snodo di transito del 15 per cento di tutte le importazioni via nave del Paese. Una crescita poi frenata dal ponte stesso, ormai fuori misura. Troppo poco alto sopra l’acqua per lasciar entrare in porto le grandi navi della classe New Panamax provenienti dal nuovo canale di Panama, completato da Webuild nel 2016.
Il vecchio Gerald Desmond Bridge, che ha servito la rete di trasporto per oltre 50 anni, facendo transitare più di 68.000 pendolari della California e camion per il trasporto di merci verrà completamente rimosso. La demolizione inizierà con la rimozione della sezione della campata sospesa sul Back Channel, che richiede una chiusura del canale di 48 ore a tutto il traffico nautico, tra sabato 9 e lunedì 11 luglio. La campata sospesa del ponte lunga 410 piedi verrà smantellata, tagliata e calata su una chiatta. Le operazioni di smantellamento e rimozione delle campate principali, delle travature reticolari in acciaio, dei collegamenti in lamiera d’acciaio, delle colonne e delle rampe di accesso dureranno fino alla fine del 2023.