Mancano meno di tre anni all’inverno del 2026 e i preparativi per le Olimpiadi di Milano-Cortina fervono. Oltre agli impianti sportivi e alla connettività tra il capoluogo lombardo e il gioiello delle Dolomiti, proprio Milano si prepara all’evento puntando su grandi progetti, molti dei quali intrecciano la mobilità con la riqualificazione urbana.
Mentre la città sta per inaugurare la stazione di San Babila della M4 (la linea metropolitana realizzata da Webuild che collegherà l’aeroporto di Linate con il centro in soli 12 minuti), la Regione Lombardia insieme a FNM, Ferrovienord e Trenord è al lavoro su uno dei progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana più ambiziosi d’Europa.
Il cosiddetto Progetto FILI, che sarà terminato prima dell’inizio dei Giochi Olimpici, prevede la realizzazione di una serie di interventi di ricucitura urbana e riqualificazione attraverso l’adozione di soluzioni all’avanguardia e in nome della sostenibilità ambientale lungo il percorso ferroviario che collega l’aeroporto di Malpensa con Milano. L’intenzione è quella di creare una sconfinata arteria di scenari verdi che saranno interrotti di tanto in tanto dalle quattro stazioni che conducono a Milano (Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio), anch’esse destinate a essere interamente riqualificate.
Nell’insieme si tratta di un enorme progetto di inclusività urbana e sostenibilità ambientale che si sviluppa in linea con le indicazioni date dall’ONU in ottica di sviluppo sostenibile.
Stazioni ipertecnologiche e aree verdi, ecco come cambierà la città
Una vasta porzione della Lombardia sarà interessata dal progetto FILI: il piano prevede infatti la realizzazione di progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati all’interno della regione, un’area sconfinata nella quale saranno piantati migliaia di alberi, oltre alla realizzazione di una superstrada ciclabile lunga 54 chilometri che collegherà la stazione di Milano Cadorna con l’aeroporto di Malpensa.
Significativi saranno poi gli interventi realizzati presso le quattro stazioni coinvolte. Nella stazione di Milano Cadorna sarà realizzata una Foresta Sintetica Pensile con una superficie di 72mila metri quadrati (6 volte il Duomo di Milano) che produrrà ossigeno per la città di Milano. Nella stazione di Milano Bovisa è prevista la costruzione della nuova sede del Gruppo FNM, l’operatore ferroviario controllato dalla Regione Lombardia, un quartier generale innovativo e improntato alla sostenibilità ambientale sulla scorta del Nuovo Centro Direzionale di Eni realizzato da Webuild e da poco inaugurato a San Donato Milanese, uno degli edifici più moderni e innovativi della città. A Saronno sarà invece riorganizzato il Polo infrastrutturale tecnologico-manutentivo di Saronno Centro, anche in questo caso al fine di migliorare l’accessibilità e la sicurezza, mentre alla stazione di Busto Arsizio il programma prevede la nascita di una nuova centralità urbana, grazie a un profondo piano di riqualificazione che punta anche allo sviluppo delle aree circostanti.
Milano, la città del futuro alle porte delle Olimpiadi
Le Olimpiadi di Milan-Cortina del 2026 sono sicuramente un’occasione di rilancio e di nuovi investimenti per Milano, proprio come lo fu l’Expo del 2015. Questa volta più che mai la città sta puntando sulla mobilità sostenibile e sul green per offrire al mondo l’immagine di una metropoli moderna e innovativa.
«Il tema della sostenibilità è un tema forte – ha spiegato il presidente del Gruppo FNM Andrea Gibelli commentando il progetto FILI – e va declinata anche in chiave economica, sociale e ambientale. Bisogna concentrarsi sull’idea di mobilità immaginando le città del futuro, mettendo al centro l’individuo e i suoi bisogni primari di rifugio, di vivere in collettività e di essere identificato come persona».
Proprio a questi bisogni guarda l’altro grande progetto che cambierà la mobilità di Milano, ovvero la linea metropolitana M4 che, dopo l’apertura della prima tratta, sta per assistere all’inaugurazione delle stazioni del centro. Anche in questo caso l’opera, progettata per collegare in modo veloce e green l’aeroporto cittadino con la città unendo i due estremi Est-Ovest di Milano, trasformerà profondamente il capoluogo lombardo avvicinandolo agli standard più elevati delle smart city internazionali.