Se c’è una città che può ospitare con orgoglio un Museo del Futuro, questa può certamente essere Dubai. Un centro che ha conosciuto una trasformazione e un’espansione urbana rapidissime, che in pochi decenni è diventato un punto di riferimento in tutto il mondo, ospitando tante delle strutture architettoniche contemporanee più audaci, più affascinanti e più innovative. Si pensi al portentoso grattacielo Burj Khalifa, che svetta sullo skyline cittadino con i suoi 828 metri di altezza, conquistando il primato indiscusso di edificio più alto del mondo; si pensi all’Infinity Bridge, la cui struttura portante si ispira per l’appunto al simbolo matematico dell’infinito; al design straordinario dell’edificio The Opus, con le due torri che sembrano fondersi l’una nell’altra; alla gigantesca Dubai Frame, che offre una cartolina d’eccezione della città con i suoi 150 metri d’altezza; alle eleganti e inconfondibili Emirates Towers, a sezione equilatera. Queste ultime, come del resto il Burj Khalifa, sorgono sulla leggendaria Sheikh Zayed Road; e proprio al di sotto di esse, sulla stessa strada, si trova lo stupendo Museo del Futuro di Dubai, un edificio assolutamente unico, che non somiglia a nessun’altra costruzione e che rapisce immancabilmente lo sguardo. Non a caso, il National Geographic lo ha inserito nella lista dei 14 musei più belli del mondo: vediamo le peculiarità architettoniche di questa magnifica struttura.
Il Museo del Futuro di Dubai in breve
Il Museo del Futuro a Dubai è davvero qualcosa di unico nel suo genere. Si parla di una struttura che trova posto al di sopra di una verde collina artificiale, la quale con la sua sola presenza sembra sfidare il deserto che circonda la città. Sulla sommità di questo piccolo promontorio si posiziona quindi la struttura vera e propria, che si presenta con forma toroidale (essendo il toro una forma ottenuta dalla rivoluzione di una circonferenza) con al proprio interno un vuoto a forma di ellisse. Per l’appunto, qualcosa di assolutamente originale, che potrebbe ricordare un occhio: il vuoto all’interno della struttura rappresenta per l’appunto il futuro, mentre la parte solida rappresenta quello che già oggi conosciamo. La superficie metallica della struttura ospita un’enorme scritta in calligrafia araba, riportante una frase dello Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sovrano di Dubai: “Il futuro appartiene a coloro che possono immaginarlo, progettarlo e realizzarlo. Non è qualcosa che si aspetta, ma che si crea”.
La visione dell’architetto
A disegnare il Museo del Futuro a Dubai è stato l’architetto Shaun Killa, il quale in precedenza ha firmato tanti altri progetti importanti nel mondo arabo, come per esempio il Marsa Al-Arab e il Bahrain World Trade Center. Come può vedere chiunque si avvicini a questa struttura, gli elementi che la compongono sono essenzialmente tre, ovvero la collina sottostante, la struttura che sorge sopra di essa e infine il vuoto che la attraversa. Come ha spiegato lo studio di architettura di Killa, “la collina verde rappresenta la Terra, con la sua solidità, con la sua stabilità, con il suo forte radicamento nello spazio e nella storia. L’edificio scintillante, invece, rappresenta l’umanità, con tutta la sua forza, le sue capacità e i suoi talenti, in grado di costruire in piena armonia con l’ambiente circostante. E poi, infine, c’è il vuoto al centro della struttura, a rappresentare l’innovazione. E questa può avvenire creando per prima cosa uno spazio vuoto attraverso il quale mostrare il futuro non scritto, un futuro verso il quale l’umanità e il mondo possono simbolicamente guardare”.
Una struttura senza pilastri
Alta 77 metri e con una superficie di 30 mila metri quadrati, la grande struttura del Museo del Futuro a Dubai presenta una mirabile facciata realizzata con pannelli di acciaio inossidabile e di pannelli in fibra di vetro. Al suo interno ospita 7 piani, in cui trova spazio – tra le tante sale – anche un auditorium capace di ospitare fino a 420 persone. A rendere ancora più audace l’edificio, oltre alla forma del tutto originale, è l’assenza totale di pilastri: il MOTF – come viene spesso abbreviato il Museo del Futuro a Dubai – è infatti un esempio gigantesco di applicazione dei principi della disciplina del Feng Shui. A sostenere l’intero edificio è una struttura di travi che si intersecano diagonalmente, modellata grazie a degli strumenti parametrici in-house. Si parla in tutto di circa 2.400 elementi in acciaio, a realizzare un miracolo dell’ingegneria, reso possibile grazie alle più avanzate tecnologie di modellazione 3D e alle conoscenze di tanti ingegneri, tecnici, artigiani e operai specializzati coinvolti nel progetto.
Lo studio Killa Design ha vinto il concorso per la progettazione del Museo del Futuro a Dubai nel 2015, per dare via poco dopo ai lavori di costruzione: l’apertura del museo, programmata per il 2021, si è tenuta in realtà l’anno successivo.
L’interno del Museo del Futuro a Dubai
L’interno del Museo del Futuro a Dubai è in buona parte illuminato dai raggi del sole che riescono a filtrare negli oltre 1.000 pannelli rinforzati in fibra di vetro disposti lungo la facciata esterna, permettendo allo stesso tempo un buon isolamento termico. L’edificio, va detto, ha ricevuto una certificazione LEED Platinum proprio per il livello di isolamento, per gli ascensori a trazione rigenerativa, per il riciclaggio delle acque grigie, per l’impianto fotovoltaico e per altre importanti tecnologie sostenibili inserite nel progetto.
Il design dell’interno del Museo del Futuro a Dubai, così come le esposizioni, mira a portare il visitatore nel futuro, guardando a come sarà il mondo tra 50 anni. A stupire subito il visitatore – che entra nel museo attraverso un’apertura della collina verde sottostante – è la grande scala a chiocciola che porta verso l’alto, verso attrazioni come il simulatore di volo spaziale, la camera della vita, il simulatore di ecosistemi, la stanza sensoriale, il ponte panoramico, una sala dedicata alle tecnologie del futuro e un piano dedicato completamente ai laboratori e giochi per bambini.