Il Millennium Bridge di Denver è stato costruito all’inizio del nuovo millennio per rispondere a un’esigenza ben precisa della città. Denver, capitale dello Stato federato statunitense del Colorado, conta oltre 700 mila abitanti, ed è quindi la 19esima città degli USA per popolazione. Nel corso dei decenni l’amministrazione pubblica si è impegnata fortemente per ricollegare il centro cittadino con i quartieri occidentali della città, connessione che dopo anni di sforzi era arrivata a un buon punto. L’intero lavoro però rischiò di essere vanificato dalle linee ferroviarie, le quali con la sola loro presenza – accentuata dal raddoppio dei binari – andavano a tagliare in modo netto la città; la costruzione del Millennium Bridge di Denver, ovvero di un ponte pedonale diventato oggi uno dei simboli della città del Colorado, è servita per l’appunto a creare una connessione funzionale ed esteticamente appagante tra quartieri centrali e l’area occidentale. Vediamo quindi la storia, la costruzione e le peculiarità architettoniche e ingegneristiche di questo peculiare ponte pedonale statunitense.
Il Denver Millennium Bridge, il primo ponte strallato con struttura post-tensione
Solitamente i ponti pedonali non raccolgono particolare attenzione da parte del pubblico. Ci sono però delle eccezioni, come per esempio il Gateshead Millennium Bridge, in Inghilterra, oppure come il Ponte Segunda Circular, a Lisbona, in Portogallo, o ancora, come il Peace Bridge, nella città canadese di Calgary. Di volta in volta queste opere architettoniche sono riuscite a guadagnare l’attenzione del grande pubblico e quella della stampa, nonché a diventare dei simbolo delle città che le ospitano. Nel caso del Denver Millennium Bridge, la curiosità è dettata dalla particolarità del suo disegno, e ancora di più dall’eccezionalità della sua struttura. Si parla infatti di un ponte pedonale strallato, ovvero di un ponte sospeso, con l’impalcato che viene retto da una serie di stralli, ovvero di cavi ancorati a delle torri di sostegno. Ma di ponti strallati, veicolari o pedonali, nel mondo ne esistono tantissimi. La peculiarità del Denver Millennium Bridge è quella di essere il primo ponte strallato con una costruzione strutturale definita “post-tensioned” o post-tensionata, scelta che non è stata unicamente un vezzo stilistico: come si vedrà tra poco, questa scelta è una delle tante che sono state prese per questo ponte pedonale di Denver per renderlo più sottile, più basso, così da ridurre al minimo i gradini in salita e in discesa per i pedoni che desiderano superare in sicurezza e rapidamente le sottostanti linee ferroviarie.
La costruzione del Denver Millennium Bridge
I lavori per la costruzione del ponte pedonale di Denver sono iniziati nel 1999, su progetto sviluppato dalla società di ingegneria strutturale e civile Ove Arup & Partners, in collaborazione con la società di progettazione architettonica ArchitectureDenver. La costruzione è stata assegnata all’impresa Edward Kraemer & Sons, Inc. la quale si è affidata all’impresa Colorado Bridge e Iron per fabbricare i necessari componenti in acciaio. I lavori sono stati portati a termine 3 anni dopo, con l’inaugurazione ufficiale presieduta dal sindaco di Denver Wellington Webb il 22 aprile 2002. Il costo complessivo del Denver Millennium Bridge è stato di 9 milioni di dollari. Nell’aprile del 2014, ovvero 12 anni dopo la consegna, è stata avviata una ristrutturazione del ponte, al fine di consentire un accesso più agevole a partire dal centro della città e dai quartieri Central Platte Valley e Lower Highlands. Gli interventi si sono quindi concentrati su delle modifiche alle scale est e sull’aggiornamento dell’illuminazione, la quale è stata convertita in LED, per aumentare l’efficienza energetica complessiva. I lavori di riqualificazione sono costati 1 milione di dollari.
Le caratteristiche del ponte strallato pedonale di Denver
Lungo complessivamente 40 metri, largo 23 metri, e alto appena 8 metri al di sopra del livello stradale, per minimizzare come anticipato il dislivello necessario per attraversare a piedi la ferrovia. Il progetto è stato infatti realizzato per ridurre al minimo l’elevazione, anche attraverso la costruzione di un impalcato estremamente sottile, pur senza compromettere la stabilità finale. Per questo si è optato per un ponte strallato con telaio in acciaio e con un unico albero inclinato come supporto per gli stralli (albero da 61 metri che è inclinato verso una delle due estremità del ponte). Come detto, la peculiarità del ponte è quello di essere stato costruito secondo i paradigmi della costruzione strutturale post-tensionata, con l’albero che viene sfruttato come leva per sollevare il ponte in un arco poco profondo. Una volta installato l’albero, il telaio metallico del ponte è stato riempito con il cemento, per poi spingere il ponte in posizione e applicare la tensione necessaria a livello degli stralli. Grazie a questa peculiare scelta costruttiva, il ponte in cemento armato è più sottile di circa 15 centimetri, con un notevole risparmio quanto a peso e quindi quanto a struttura.
Concentrando l’attenzione sull’albero che sostiene il ponte, si parla di una struttura realizzata con delle sezioni di lamiera d’acciaio saldate a formare un cono, per avere così un albero con una sezione che passa da un massimo di 2 metri di diametro al suo punto massimo fino ai 50 centimetri di diametro della sommità.
L’illuminazione a LED del Millennium Bridge di Denver
Come anticipato, nel 2014 il ponte è stato sottoposto a un intervento di riqualificazione, il quale ha visto anche la sostituzione dell’impianto di illuminazione del ponte. Si è parlato infatti dell’installazione di luci LED, le quali dalla loro entrata in funzione permettono di risparmiare circa l’80% di energia. Va detto che queste fonti luminose consentono anche di cambiare l’illuminazione del ponte, il quale può così cambiare veste in occasione di festività ed eventi particolari a Denver.