Melbourne è pronta a diventare la nuova capitale dell’Australia, in termini di popolarità. L’inizio del 2024 presenta in cartellone un appuntamento capace di attrarre in città centinaia di migliaia di persone, milioni di spettatori in tutto il mondo, una pioggia di sponsor e nuove opportunità di business create dal potente fenomeno del networking che si attiva attorno a eventi sportivi di grande richiamo. E quest’anno, più che mai, i riflettori saranno tutti puntati sull’Australia Open, il primo Grande Slam annuale del tennis mondiale.
Gli ingredienti ci sono tutti: l’annunciato ritorno dopo un anno di assenza dai campi di gioco di Rafa Nadal, il duello con il suo super rivale Novack Djokovic e la straordinaria ascesa di nuovi campioni-idoli come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. L’organizzazione dell’evento, per la prima volta, anche per cercare di evitare il prolungarsi notturno delle partite, ha deciso di aggiungere un giorno al torneo, aprendo la competizione domenica 15 gennaio, per chiudersi domenica 28 gennaio.
Infrastrutture al servizio di un grande evento: il Melbourne Park
La città ha lavorato duro negli ultimi anni per realizzare infrastrutture capaci di sostenere l’aumento esponenziale del traffico, la ricettività, l’intrattenimento. Tutto è pronto al Melbourne Park, un complesso di stadi e campi di allenamento, tra i quali spicca la Rod Laver Arena, intitolata al campione australiano di tennis Rodney George Laver, oggi 85enne. Il Melbourne Park, inaugurato nel 1988 dopo aver sostituito le vecchie strutture utilizzate in città fin dal 1905, ha subito negli anni vari e importanti interventi di ammodernamento ed espansione.
Melbourne, nella lunga rivalità con Sidney, è stata dichiarata nell’aprile scorso dall’Australian Bureau of Statistics la città più popolosa del Paese, con 4.875.400 abitanti, circa 18.700 in più di Sidney, che ha subito contestato la classificazione del censimento, dovuta all’annessione nel conteggio di un’area periferica di Melbourne. Il trend di crescita è però evidente per la città vittoriana che aggiunge nel suo perimetro più di centomila abitanti ogni anno.
Una metropoli in crescita
I grandi operatori nel settore delle infrastrutture, come Webuild con la costruzione negli anni ’70 e ’80 del Melbourne Underground City Loop (o più semplicemente “City Loop”), e oggi con il North East Link ( circa 6,5 km di tunnel gemelli a 3 corsie come parte di un sistema più ampio che costituirà l’anello mancante nella rete autostradale di Melbourne tra la M80 e la Eastern Freeway, nel nord-est della città) hanno lavorato e stanno lavorando per aumentare la mobilità dei cittadini e favorire l’espansione economica e demografica e al tempo stesso l’efficienza della rete ferroviaria e stradale metropolitana.
Il tennis ha svolto la funzione di propulsore dello sviluppo in quest’area del continente, toccando anche Brisbane dove dalla vigilia di Capodanno fino al 7 gennaio si aprirà la serie di incontri dedicati alla preparazione del Grande Slam che si svolge a Melbourne. Dopo Brisbane toccherà ad Adelaide, con un torneo dall’8 al 13 gennaio, per un trittico dove i re del tennis mondiale richiameranno pubblico e business sull’Australia.
Nel frattempo, architetti e studi d’ingegneria si concentrano sempre di più sulla possibilità di ampliare il Melbourne Park, che già oggi – secondo i dati resi noti dall’organizzazione – vede la Rod Laver Arena al terzo posto assoluto nel mondo per le sedi di maggior successo per fatturato derivante dai biglietti d’ingresso e al sesto per livelli di presenze. Tra le strutture proposte per la riqualificazione del complesso sportivo vi sono la costruzione di un nuovo padiglione di collegamento fra gli stadi, il miglioramento della comodità dei posti a sedere massimizzando al tempo stesso l’accessibilità, nonché un rete di servizi per aumentare la mobilità attorno al complesso sportivo.