Londra: completati i lavori del maxi tunnel che ripulirà il Tamigi

Ecco il Thames Tydeway Tunnel, il più grande rinnovamento infrastrutturale dalla nascita della rete fognaria cittadina

Sono passati otto anni dall’inizio dei lavori e il maxi tunnel che corre sotto la superficie di Londra è terminato. Lungo i suoi 25 chilometri che attraversano la capitale inglese correranno le acque reflue di 34 degli scarichi fognari più inquinati della città, che verranno trattate all’interno di un impianto attivo a valle del tunnel prima di essere reimmesse nel Tamigi. Questa mega opera idraulica da 5 miliardi di sterline (6 miliardi di euro) si chiama The Thames Tideway Tunnel ed è un’infrastruttura  strategica per Londra, analoga a progetti realizzati in altre grandi città come Washington D.C. dove il Gruppo Webuild in consorzio con altri operatori ha preso parte alla realizzazione di un sistema di tunnel destinati al trattamento delle acque reflue e delle acque piovane riducendo così l’inquinamento dei fiumi cittadini.

Il nuovo tunnel idraulico di Londra rappresenta il più grande intervento infrastrutturale sulla rete cittadina di gestione delle acque reflue dai tempi della sua costruzione negli anni Sessanta dell’Ottocento. «Questo è il momento che stavamo attendendo da molto tempo», ha dichiarato alla BBC News Andy Mitchell, Ceo di Thames Tideway, la società che ha gestito i lavori di costruzione del tunnel. «Da oggi in poi saremo in grado di catturare e trattare la maggior parte delle acque sporche oggi sversate nel Tamigi e questo significa un fiume più pulito».

Quel tunnel invisibile nel centro di Londra

Il Thames Tideway Tunnel entrerà in funzione nel corso di questa estate mentre sarà a regime entro il 2025. Il tunnel, che ha un diametro di 7,2 metri, parte da Acton, nella zona Ovest di Londra, e arriva fino a Abbey Mills nella zona Est. Oltre a trasportare le acque reflue, questa infrastruttura ha anche il compito di raccogliere l’acqua piovana durante i periodi di piogge intense. Il tunnel è stato infatti studiato per accogliere una quantità di acqua equivalente a quella contenuta in 600 piscine olimpioniche fino a Beckton, nella zona orientale di Londra, dove si trova il più grande impianto di trattamento delle acque reflue d’Europa.

Le infrastrutture idriche cambieranno le città del futuro

La Londra di oggi è molto diversa da quella del 1865 quando venne costruita la prima rete fognaria cittadina. La capitale inglese, all’epoca, aveva 2 milioni di abitanti contro i 9 milioni attuali. Da allora ad oggi anche il clima è cambiato profondamente con l’intensificarsi di fenomeni estremi, come le piogge torrenziali che allagano la città. Secondo la Thames Water, la società britannica incaricata della gestione del fiume, ogni anno il Tamigi straripa in media 50 volte, non riuscendo a gestire gli enormi volumi delle acque piovane.

Da qui l’importanza di un progetto come il Thames Tideway Tunnel che si ispira ad altri interventi infrastrutturali condotti in molte capitali mondiali e destinati alla gestione delle acque piovane e al trattamento delle acque di scarico.

Il Clean River Project di Washington D.C. risponde a questa filosofia prevedendo la costruzione di una rete di tunnel sotterranei all’interno dei quali deviare e poi trattare le acque reflue e i liquami prima che siano reimmessi nei grandi fiumi della capitale statunitense. Uno dei tunnel realizzati è il NEBT (Northeast Boundary Tunnel), costruito in joint-venture dal Gruppo Webuild, un tunnel idraulico che corre sottoterra per 8,2 chilometri e permette di ridurre del 98% il volume delle acque non depurate e delle acque reflue versate nel fiume Anacostia, uno dei grandi affluenti del Potomac.

Anche in Argentina, a Buenos Aires, Webuild ha preso parte alla costruzione del cosiddetto “Sistema Riachuelo”, un progetto che ha previsto la realizzazione di un impianto di depurazione e di una rete capillare di tunnel dove deviare e trattare le acque reflue del Riachuelo, uno dei fiumi più inquinanti del Sud America. Nel dettaglio, il solo tunnel di scarico realizzato dal Gruppo Webuild è in grado di smaltire ogni giorno 2,3 milioni di metri cubi di liquami.

Da Londra a Washington D.C. fino a Buenos Aires, i grandi progetti di gestione delle acque reflue e delle acque piovane diventano sempre più essenziali per la tutela dell’ambiente e contestualmente per la riqualificazione delle grandi metropoli.