I grattacieli di New York, la rivoluzione comincia nel 1916

Una scelta del governo municipale newyorkese per evitare che gli isolati restassero in ombra.

I grattacieli di New York sono da sempre l’anima della Grande Mela e ne disegnano l’inconfondibile ed iconico skyline. Nel 2023 è stato inaugurato The Spiral, una torre di 66 piani dotati di giardini esterni che si sviluppano a spirale attorno alla facciata dell’edificio.

In passato, però, l’eccessiva verticalità dei palazzi ha creato anche qualche problema: la mole di edifici come per esempio l’Equitable Building, alto 164 metri, rischiava di lasciare in ombra interi isolati, anche in pieno giorno.

Nel 1916 fu quindi introdotto il primo regolamento edilizio noto come “Zoning Resolution”, che stabiliva delle regole per limitare l’altezza e la forma degli edifici.

Il regolamento, rimasto in vigore fino al 1961, introdusse il concetto di “architettura step-back”: una volta raggiunta una misura massima di altezza sul marciapiede, i grattacieli dovevano ritrarsi verso l’interno assumendo così una forma a gradoni simile a una Ziqqurat.

Veniva comunque concesso di costruire una torre di altezza illimitata, a patto che non occupasse più del 25% del lotto di proprietà: ciò permise ai proprietari di grandi appezzamenti di arrivare a vette elevatissime come nel caso dell’Empire State Building.