Melbourne sotterranea, le Tunnel Boring Machine (TBM) al servizio del collegamento autostradale più esteso della città

Al lavoro sul North East Link, le gigantesche talpe meccaniche raggiungono fino a 45 metri di profondità.

Il viaggio della prima Tunnel Boring Machine (TBM) è iniziato in una giornata di agosto nel sobborgo di Watsonia, a 16 chilometri dal Central Business District di Melbourne. La testa della talpa meccanica si è messa in moto e l’enorme macchinario ha iniziato a scavare il tunnel che, una volta completato, si svilupperà per una lunghezza di 5,5 chilometri passando sotto le strade, le case e nei pressi di una caserma militare, dando vita al North East Link (NEL), ovvero il più grande progetto di mobilità stradale nella storia della città australiana.

Sotto il letto dello Yarra River

La costruzione di quest’opera infrastrutturale passa ovviamente per lo scavo dei tunnel. Un viaggio lungo quasi 6 chilometri affidato alla TBM Zelda, chiamata così in ricordo di una delle più importanti attiviste per i diritti delle donne nello Stato di Vittoria, Zelda D’Aprano (1928-2018), che si batté, in particolare, per la parità salariale tra i sessi. La talpa dovrà passare anche sotto il letto dello Yarra River, il principale fiume di Melbourne e sulle cui sponde fu fondata la città.

Il fiume è lungo circa 242 chilometri e sfocia in mare dopo aver attraversando Melbourne da nord-est fino a Port Philip Bay. Una volta completato il progetto North East Link, i veicoli correranno sotto il letto del fiume ed è per questo che Zelda arriverà a scavare fino a 45 metri di profondità riemergendo in prossimità dell’incrocio tra Lower Plenty Road e Greensborough Road, e da lì riprendendo il suo viaggio sotterraneo per raggiungere il sobborgo di Bulleen, 3,3 chilometri più a sud.

Le Tunnel Boring Machine (TBM) che lavorano su tunnel paralleli

Nel difficile compito di scavare il sottosuolo di Melbourne, la TBM Zelda non sarà sola. A lei da qualche giorno se ne è aggiunta una seconda, chiamata Gillian in onore del fondatore della prima banca del latte materno del paese (Gillian Opie).

La talpa Gillian è partita sempre dal cantiere di Watsonia per scavare un tunnel parallelo al primo che correrà a circa 7 metri di distanza da quello di Zelda.

Tanto Zelda quanto Gillian sono due macchinari ipertecnologici che rientrano nella categoria tecnica chiamata Earth Pressure Balance (EPB), un modello speciale di TBM dedicato proprio allo scavo nella roccia tenera come quella che si incontra nel sottosuolo di Melbourne.

Tra i macchinari più grandi del mondo

Questi macchinari sono tra i più grandi al mondo nel loro genere, con una lunghezza che supera i 90 metri, un peso di circa 4.000 tonnellate e con una testa rotante che scava dal diametro di 15,61 metri, pesante fino a 400 tonnellate.

Quando la testa di queste macchine inizia a perforare il terreno, la roccia e il materiale di scavo finiscono automaticamente su una serie di nastri trasportatori e da lì sui camion incaricati del trasporto in cava. Le TBM Zelda e Gillian mentre avanzano, contemporaneamente rivestono con i conci le pareti interne delle future gallerie.

Per ogni 2,4 metri di scavo, vengono prodotte 1.150 tonnellate di materiali di scarto. Numeri che danno il senso della grandiosità delle lavorazioni necessarie per la realizzazione dei due tunnel, che nel complesso raggiungeranno una lunghezza di 6,5 chilometri, con gli ultimi 1.000 metri di scavo realizzato non più con le TBM ma con i mezzi tradizionali.

I tunnel più lunghi dello stato di Victoria

I lavori nei cantieri del North East Link procedono a ritmi intensi. Oggi oltre 6.700 persone sono impegnate nella realizzazione del progetto ed entro il suo completamento, previsto entro il 2028, i posti di lavoro creati arriveranno a 12.000.

Una volta completati, i due tunnel a tre corsie diventeranno i più lunghi dello stato di Victoria, di cui Melbourne è la capitale. La realizzazione dell’opera è stata affidata alla joint-venture Spark North East Link Design and Construct, di cui fa parte Webuild, il Gruppo italiano leader nella costruzione di grandi opere complesse.

L’intero progetto costituirà quello che da tempo viene definito l’anello mancante nella rete stradale cittadina, ovvero un collegamento tra la tangenziale M80 a nord e la Eastern Freeway a sud.

L’importanza del progetto è confermata anche dal fatto che il North East Link fa parte del Big Build, un ambizioso programma del governo statale che comprende una serie di opere pubbliche progettate per aiutare Melbourne ad affrontare le sfide demografiche di una città che oggi ha più di cinque milioni di residenti.

«Costruire il North East Link è fondamentale per rendere la rete stradale di Melbourne a prova di futuro per la crescente popolazione di Victoria», ha affermato Catherine King, Ministro federale per le Infrastrutture, i Trasporti, lo Sviluppo Regionale e il Governo Locale. «L’inizio del tunneling sul North East Link – le ha fatto eco il Premier dello stato di Victoria, Jacinta Allan – è una pietra miliare in un progetto che ridurrà in modo significativo la presenza di camion dalle strade locali». Secondo i calcoli, infatti, grazie a quest’opera si eviterà il passaggio di circa 15.000 camion con conseguente notevole riduzione di emissioni di CO2, del congestionamento del traffico e riduzione fino a 35 minuti dei tempi di viaggio per i pendolari.