Istanbul, ecco cosa vedere sulle sponde del Bosforo

Sotto i tre maestosi ponti di Istanbul che uniscono Europa e Asia vengono custoditi antiche memorie senza tempo come il Palazzo Dolmabahçe in sfarzoso stile Ottomano e la medievale Fortezza di Rumeli.

Il Bosforo è l’iconico stretto di Istanbul che collega il Mar Nero al Mar di Marmara, e rappresenta il punto d’incontro tra Europa e Asia. Su questa vitale arteria sorgono tre magnifici ponti – il Primo Ponte sul Bosforo, il Fatih Sultan Mehmet e lo Yavuz Sultan Selim – che testimoniano il legame tra storia, cultura e modernità della città. In questo scenario spettacolare si trovano numerose attrazioni imperdibili che meritano almeno una visita. E allora, ecco le 5 cose da vedere ad Istanbul sulle sponde dello stretto del Bosforo.

Torre della Fanciulla

Situata su un isolotto nel mezzo del Bosforo, la Torre della Fanciulla (Kız Kulesi) è un simbolo di mistero e fascino. Con origini che risalgono al 340 a.C., quando il comandante ateniese Alkibiades eresse una torre per controllare il passaggio delle navi e riscuotere le tasse, la torre si è evoluta nel corso dei secoli. È servita come faro per guidare i marinai, come stazione doganale per controllare il commercio e come testimone silenzioso delle trasformazioni della città. Oggi, la Torre della Fanciulla rimane uno dei monumenti più iconici di Istanbul con la sua affascinante unione di storia, leggende e panorami mozzafiato.

Fortezza di Rumeli

Sulla sponda europea del Bosforo, la Fortezza di Rumeli è un potente residuo del passato medievale di Istanbul. Costruita nel XV secolo dal sultano “Mehmet il Conquistatore” in preparazione dell’assedio di Costantinopoli, le sue mura massicce e le torri strategicamente posizionate la rendono una roccaforte impressionante. La fortezza ebbe un ruolo fondamentale nel controllo del passaggio del Bosforo, contribuendo alla vittoria dell’Impero Ottomano e alla definitiva trasformazione di Costantinopoli in Istanbul.

Moschea di Ortaköy

Costruita tra il 1854 e il 1856, la Moschea di Ortaköy è un gioiello dell’architettura neobarocca che riflette l’apertura dell’Impero Ottomano alle tendenze artistiche occidentali. Commissionata dal sultano Abdülmecid I, la moschea, con le sue delicate cupole e i suoi ornamenti, offre una vista sul Ponte sul Bosforo che fonde bellezza naturale e architettonica. La moschea non è solo un sito culturale e spirituale, ma anche una rappresentazione dell’eclettico patrimonio architettonico di Istanbul.

Padiglione Küçüksu

Sulla sponda asiatica del Bosforo, il Padiglione Küçüksu è un sontuoso ritiro reale. Costruito a metà del XIX secolo, questo padiglione estivo serviva come rifugio e residenza di caccia per i sultani ottomani. Progettato da Garabet Balyan, autore anche della Moschea di Ortaköy, il padiglione combina influenze neo barocche e rococò, e i suoi intricati giardini e fontane creano una fuga tranquilla. Circondato da una vegetazione lussureggiante e affacciato sul Bosforo, il padiglione rimane un ricordo dell’apprezzamento ottomano per il lusso e il relax.

Palazzo Dolmabahçe

Situato sul lato europeo del Bosforo, il grandioso Palazzo Dolmabahçe incarna il passaggio dell’Impero Ottomano alla modernizzazione. Costruito tra il 1843 e il 1856 sotto il Sultano Abdülmecid I, sostituì il tradizionale Palazzo Topkap, portando l’eleganza europea a Istanbul. Le sue sale sfarzose ospitano il più grande lampadario di cristallo di Boemia al mondo, dono della Regina Vittoria, oltre a una vasta collezione di arte e arredi europei. Con il suo mix di stili barocco, rococò e neoclassico, il palazzo è un simbolo delle aspirazioni cosmopolite e dello stile di vita sfarzoso dell’Impero Ottomano.