I canali hanno sempre svolto un ruolo cruciale nel commercio e nelle comunicazioni, come si è visto con l’ampliamento del Canale di Panama, che ha cambiato profondamente lo scenario degli scambi commerciali globali.
Naviglio Grande, il canale più antico d’Europa
Ripercorrendo la storia delle vie d’acqua strategiche, potrebbe sorprendere scoprire che il canale più antico d’Europa si trova in Italia, a Milano. Il Naviglio Grande è il primo dei canali che formano il sistema dei Navigli milanesi, il più antico e importante nel suo genere. Le sue origini risalgono al 1177, quando un fossato fu ampliato per creare il primo canale, il Ticinello, inaugurato nel 1179. Questo segnò l’inizio della costruzione del Naviglio Grande, che parte da Tornavento (sul fiume Ticino), una frazione del comune di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, attraversa il comune di Abbiategrasso e arriva alla Darsena di Porta Ticinese a Milano città. Inizialmente, aveva solo funzioni difensive e di irrigazione e non era navigabile.
Nel 1270, il Naviglio Grande (chiamato così in quanto il maggiore in lunghezza e portata tra i cinque Navigli lombardi) si estese fino a Milano, raggiungendo il Laghetto di S. Eustorgio (ora la Darsena). Fu il primo e più grande canale d’Europa a collegare Milano al lago Maggiore e alla Svizzera, diventando essenziale per il trasporto di beni come carbone, vino, carne, pesce, legna e persino il marmo usato per costruire il Duomo. Inoltre, permetteva di trasportare merci verso le regioni settentrionali per il commercio, come sale, lino, ferro, grano e riso.
Alla manutenzione del Naviglio Grande – che comprendeva le sponde, i ponti e il mantenimento di una profondità dell’acqua mai inferiore a un metro – partecipò persino Leonardo da Vinci, il quale ricevette un “diritto d’acqua” (la proprietà di una bocca irrigua) per il suo contributo.
Nel 1600, emerse anche la necessità di trasporto per i passeggeri e, dal 1645, un servizio regolare operava da Tornavento fino alla Darsena di Milano, raccogliendo i viaggiatori lungo il percorso. Questo servizio fu poi sospeso nel 1913 con l’arrivo della nuova linea tramviaria milanese.
Con un’estensione di 50 chilometri, un dislivello di oltre 34 metri senza l’uso di conche di navigazione e le sue acque, che continuano a irrigare 50.000 ettari di terreni agricoli, il Naviglio Grande rimane ancora oggi una straordinaria opera di ingegneria idraulica in una delle zone più vivaci di Milano.