I terremoti minacciano miliardi di persone in tutto il mondo, rendendo l’uso di tecnologie antisismiche essenziale nella costruzione delle infrastrutture. Un esempio emblematico è il South Rangitikei Viaduct in Nuova Zelanda, la prima struttura del suo genere a incorporare un avanzato sistema di smorzamento per assorbire le scosse sismiche.
Oggi si utilizzano tecnologie avanzate per rendere le strutture antisismiche, ma già migliaia di anni fa si adottavano soluzioni ingegnose.
Esploriamo 10 straordinarie opere antisismiche attraverso i secoli.
Tomba di Ciro il Grande, Pasargadae, Iran
Una delle strutture antisismiche più antiche al mondo, la Tomba di Ciro il Grande, è rimasta intatta per oltre 2.500 anni. Patrimonio dell’UNESCO, questo monumento del VI secolo a.C. utilizza una delle prime forme di isolamento alla base.
A differenza degli edifici convenzionali, non è direttamente ancorato al terreno: la sua fondazione inferiore è composta da pietre rinforzate con malta di sabbia e calce, mentre la parte superiore è collocata su una lastra di pietra levigata, separata dallo strato sottostante. Inoltre, un sottile strato di talco funge da cuscinetto, consentendo alla parte superiore della struttura di scivolare durante un terremoto, evitando danni.
Fonte: World History Encyclopedia
Tempio Hōryū-ji, Ikaruga, Giappone
Il Principe Shōtoku, noto per la diffusione del Buddhismo in Giappone, commissionò la costruzione del Tempio Hōryū-ji nel 607 d.C. Considerato il tempio più antico del Giappone e la più antica struttura in legno sopravvissuta al mondo, fu progettato per resistere ai terremoti.
La sua stabilità è garantita da ampie sporgenze supportate da travi a sbalzo e da tegole di terracotta che riducono il rischio d’incendio. Inoltre, il peso delle ampie gronde funge da stabilizzatore, permettendo alla struttura di oscillare anziché tremare anche durante i terremoti più intensi.
Tempio del Grande Giaguaro, Guatemala
Situato nei siti archeologici della Civiltà Maya, il Tempio del Grande Giaguaro, risalente al 732 d.C., ha resistito per secoli a terremoti e uragani. La sua stabilità è dovuta alla bassa dislocazione e all’elevata rigidità, che migliorano l’assorbimento degli urti. Inoltre, il calcare utilizzato nella costruzione è in grado di passare da uno stato fragile a uno duttile sotto pressione, garantendo una maggiore resistenza alle scosse sismiche.
Sala dell’Armonia Suprema, Città Proibita, Pechino, Cina
Il più grande monumento della Città Proibita, la Sala dell’Armonia Suprema, dal 1420 ha resistito a devastanti scosse sismiche senza subire alcuna crepa, grazie a una raffinata tecnica antisismica chiamata Dougong.
Questo sistema a incastro, costituito da travi di legno sagomate a fiore, è costruito senza l’uso di chiodi. Il Dougong si stabilizza solo con il peso del tetto che distribuisce il carico in modo uniforme tra i vari elementi, riducendo lo stress strutturale. Inoltre, le colonne di supporto non sono infisse profondamente nel terreno, permettendo all’edificio di flettersi e assorbire le scosse sismiche.
Tempio del Sole, Machu Picchu, Perù
Uno degli edifici più venerati della città Inca di Machu Picchu, il Tempio del Sole, è rimasto in piedi senza danni dal 1450 grazie alla tecnica della costruzione a incastro (ashlar).
Qui le pietre tagliate con estrema precisione si incastrano perfettamente senza bisogno di malta, consentendo all’edificio di assestarsi dopo un terremoto. Inoltre, le porte e finestre trapezoidali, più larghe alla base e più strette in alto, offrono una resistenza maggiore rispetto a quelle rettangolari. Anche le pareti sono inclinate verso l’interno, aumentando la stabilità complessiva.
Piramide Transamerica, San Francisco, USA
Soggetta a oltre 5.000 terremoti all’anno, la California richiede strutture antisismiche avanzate. Completata nel 1969, la Piramide Transamerica di San Francisco ha dimostrato la sua resistenza durante il terremoto di Loma Prieta del 1989, oscillando per un minuto senza subire danni.
Le sue fondamenta in acciaio e cemento, affondate per 15 metri nella roccia, le permettono di muoversi in sincronia con le forze sismiche, mentre le pareti di taglio e i sensori integrati monitorano le sollecitazioni orizzontali in tempo reale.
Mori Tower, Tokyo, Giappone
Con oltre 2.000 terremoti all’anno, il Giappone ha sviluppato alcune delle strutture antisismiche più avanzate al mondo. Completata nel 2003, la Mori Tower di Tokyo incorpora sofisticate tecnologie di resistenza ai terremoti, tra cui ammortizzatori interni e 192 assorbitori di shock riempiti con olio denso, che compensano le oscillazioni riducendo al minimo le vibrazioni strutturali.
Taipei 101, Taipei, Taiwan
Completato nel 2004, il Taipei 101 è stato il grattacielo più alto del mondo fino al 2009. Situato in una delle regioni più sismiche del pianeta, integra un damper interno da 660 tonnellate di acciaio, che oscilla come un pendolo per assorbire scosse sismiche e venti di tifone. Alto 508 metri, è inoltre rinforzato con colonne in acciaio e mega-colonne in cemento armato, che formano una struttura solida sostenuta da travi a incastro.
Burj Khalifa, Dubai, UAE
Con un’altezza di 832 metri, il Burj Khalifa rimane il grattacielo più alto del mondo dalla sua inaugurazione nel 2010. Progettato per resistere ai terremoti, le sue pareti outrigger connettono le colonne perimetrali alle pareti interne, aumentando la resistenza laterale, mentre le fondamenta affondano per decine di metri nella roccia per garantire la massima stabilità contro scosse sismiche e venti estremi.
Torre Reforma, Città del Messico, Messico
Costruire grattacieli antisismici è essenziale in Città del Messico, situata su un terreno lacustre instabile. Completata nel 2016, la Torre Reforma è una torre triangolare progettata per assecondare i terremoti anziché resistergli rigidamente. Il suo design presenta cerniere flessibili e zone di assorbimento delle deformazioni, mentre le pareti in cemento armato sono forate con spazi irregolari per consentire piegamenti invece di rotture. Inoltre, la sua base affonda per 60 metri nel terreno, garantendo stabilità alla struttura.