“Città dei 15 minuti”: il modello sostenibile per le metropoli del futuro

Milano con la linea metro M4, Copenhagen con Cityringen e Parigi con il Grand Paris Express sono tra i campioni europei nella rivoluzione urbanistica.

La città ideale del mondo moderno dovrebbe conciliare lo spazio con il tempo in modo efficiente, e in particolare assicurare a ogni cittadino la possibilità di raggiungere i servizi essenziali in soli 15 minuti, camminando, andando in bicicletta oppure utilizzando i mezzi pubblici.

Una teoria urbanistica che è stata lanciata dieci anni fa da Carlos Moreno, un professore dell’Università di Parigi, secondo il quale il futuro della convivenza urbana dovrebbe essere incentrato proprio sulle garanzie di qualità della vita da assicurare ai cittadini delle grandi città, destinate a diventare città sostenibili.

Città dei 15 minuti: un nuovo modello di urbanistica per le città sostenibili

L’idea è stata presentata per la prima volta al mondo a Parigi nel 2015, in occasione della CPO 21 Climate Change Conference, la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici, e da allora tante città nel mondo l’hanno adottata e fatta propria in modi e forme differenti.

«Il concetto di città dei 15 minuti prevede che i centri urbani possano funzionare in modo più efficace, equo e rispettoso dell’ambiente se i servizi essenziali e i comfort principali sono raggiungibili in un quarto d’ora con mezzi di trasporto sostenibili», si legge in un documento di ricerca della rivista Nature Cities, pubblicata dai Sony Computer Science Laboratories – Roma, un’organizzazione non-profit che si occupa proprio di sostenibilità ambientale urbana.

Lo studio sottolinea come questo modello rappresenti un’alternativa alla pianificazione urbana basata sul traffico automobilistico, puntando sull’efficienza del trasporto pubblico, sulla mobilità sostenibile e sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico, per fare progressi contro il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria.

Un’indagine condotta su circa 10.000 città ha evidenziato che tra le realtà europee più avanzate in termini di urbanistica sostenibile, spiccano Milano, Copenhagen, Lisbona e Parigi, grazie a mezzi pubblici capillari ed efficienti.

Milano, la porta d’Europa: la nuova M4 (metro blu) per la mobilità sostenibile

Il concetto della città dei 15 minuti richiede prima di tutto mezzi pubblici efficienti, capaci cioè di assicurare ai cittadini la possibilità di raggiungere in breve tempo parchi, scuole, uffici, ristoranti, teatri.

«Il nostro lavoro – si legge ancora nello studio – conferma che una città dei 15 minuti, per essere davvero efficiente, deve da un lato assicurare un servizio di mobilità sostenibile e dall’altro – proprio attraverso i mezzi pubblici – eliminare le disparità che esistono in molte metropoli tra chi vive in centro e chi vive in periferia».

In Italia, Milano è una delle città che più di tutte sta investendo nella mobilità sostenibile per rispondere a queste esigenze. Questo attraverso la costruzione di una serie di opere strategiche, come la M4 (conosciuta anche come “Metro Blu”), la nuova linea metropolitana realizzata dal Gruppo Webuild che attraversa da est a ovest il capoluogo lombardo per una lunghezza complessiva di 30 chilometri.

Il completamento della M4 ha permesso all’intera rete metropolitana cittadina di raggiungere i 118 chilometri di lunghezza, rendendola la sesta più estesa in Europa. Uno dei vantaggi che l’infrastruttura offre ai residenti è la possibilità di viaggiare dall’aeroporto cittadino di Linate al centro storico in soli 12 minuti.

Cityringen: la sostenibilità a Copenhagen

Quando si tratta di ridurre al massimo il tempo necessario per raggiungere i servizi essenziali, Cityringen a Copenhagen è difficile da battere. Aperta nel 2019, la linea metropolitana costruita dal Gruppo Webuild è lunga 15,5 chilometri e circonda il centro storico attraverso un anello che intercetta le altre linee cittadine.

Dalla sua inaugurazione, ogni abitante di Copenhagen può raggiungere una stazione dei mezzi pubblici camminando appena 600 metri, un dato che ha contribuito a far raggiungere alla città il record del 75% dei suoi cittadini che si muovono a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.

Parigi: collegare le periferie al centro della città con mezzi di trasporto sostenibili

L’obiettivo della città dei 15 minuti è ovviamente più difficile da raggiungere nel caso delle metropoli, quando si tratta di collegare in modo efficiente e sostenibile anche le periferie. È questo il sogno di Parigi che, nonostante la popolazione e la vastità geografica, è impegnata nello sviluppo di un maxi progetto di urbanistica e sviluppo sostenibile che punta a cambiare le cose.

Nella capitale francese è infatti attualmente in corso la costruzione del Grand Paris Express, il più grande progetto di mobilità sostenibile in Europa, al quale partecipa anche Webuild. Nel complesso si tratta di 200 chilometri di linee metropolitane e 68 stazioni attualmente in fase di sviluppo intorno alla città, con l’obiettivo di servire quartieri residenziali e commerciali nella periferia rimasti per anni ai margini dei collegamenti veloci cittadini.

Oltre al positivo impatto sui trasporti, la creazione di una rete metropolitana che collegherà le periferie e le comunità della Grande Parigi darà anche un contributo fondamentale nella lotta per ridurre le disuguaglianze sociali.